Lo sgabello per pianoforte è uno degli elementi meno considerati dai principianti, insieme alla scelta del maestro.
In che senso, Silvia?
Nel senso che molte persone trascorrono mesi a cercare il miglior pianoforte digitale o acustico, mettendo in rassegna centinaia di articoli, negozi e recensioni.
Arrivati al dunque, con lo strumento più performante che si potessero permettere, cercano un insegnante di piano a 10 euro l’ora, meglio se ancora studente, così chiede meno.
Oppure, ancora meglio, sottoscrivono l’abbonamento a programmi online che i 10 euro te li chiedono per un mese e ti fanno scendere le lucine sulle note da suonare.
Come fare a dar loro torto?
Spendendo già tutto il budget nella macchina più veloce possibile, non sia mai che la si impari pure a guidare. Meglio usare il programmino che dice cosa fare, al posto della propria intelligenza.
Proprio grazie a questa tendenza, nel mercato dell’usato, ci sono due categorie nelle quali fare grandi affari: i pianoforti e gli attrezzi per fare ginnastica a casa.
E… lo sgabello per pianoforte?
Che serve?
Ho la sedia del computer che va benissimo, anzi è comoda, imbottita e con i braccioli.
😱
Cerchiamo di capire come scegliere una panchetta in grado di supportarci nel nostro percorso al piano.
INDICE
Perché una sedia normale non va bene?
Quali sono i modelli di sgabelli per pianoforte più comuni?
Quali sono i principali requisiti di uno sgabello?
Che differenza c’è fra sgabello, panca, panchetta e sedile?
Come scegliere il migliore per me?
Come sedersi correttamente?
Conclusioni
Perché una sedia normale non va bene?
Immagina di aver cominciato a prendere lezioni di equitazione.
Hai un meraviglioso cavallo educato, bravo, veloce e gentile.
Sali in groppa: la sella è instabile e si muove pericolosamente, a ogni passo.
Oppure, è una bellissima sella super imbottita, con tanto di schienale in piuma d’oca incrociata con un memory foam (animale mitologico che assume le più svariate forme, a seconda dell’osservatore -un po’ come il gatto di Schrodinger).
Beh, con quella sella sarai comodissimo. Ma voglio vedere che ernia ti viene al primo passaggio difficile! (Sempre che tu riesca a farlo).
Qualcuno starà pensando: i veri cavalieri, vanno a cavallo anche senza sella. Così come i veri pianisti sono in grado di suonare anche in piedi.
Bravo. I veri pianisti.
Se ti stai chiedendo quale sia il migliore sgabello per pianoforte, non sei ancora un vero pianista.
Quindi ascolta i consigli di una persona esperta.
Quali sono i principali requisiti di un buono sgabello?
Nella mia carriera da pianista, cominciata nel lontano ’86, quando avevo tre anni e mezzo, ho visto, provato, comprato e distrutto decine di sgabelli.
Grazie ai numerosi errori nelle scelte fatte, sono in grado di dirti con certezza quale siano i 5 requisiti fondamentali per uno sgabello da pianoforte.
- Stabilità : devi essere supportato con sicurezza in modo che le tue braccia possano scorrere per il piano, permettendo al tuo busto di inclinarsi, senza pericolose oscillazioni! (E senza spostare il sedere).
- Regolabilità : regolare l’altezza è l’elemento più importante, dopo la stabilità . Se non puoi farlo in maniera precisa, non avrai mai la posizione giusta al pianoforte. In giro c’è qualche esaltato che dice che la cosa migliore è imparare a suonare a diverse altezze, e magari si vanta pure di farlo… Stupidaggini. La seduta è la cosa più importante da regolare, per imparare a suonare bene. Esattamente come quando impari a guidare e ti fanno regolare il sedile in modo da raggiungere con sicurezza i comandi.
- Comodità : a seconda delle tue dimensioni corporee, sarà necessario avere una panchetta più o meno imbottita, per evitare dolorosi inconvenienti nel deretano!
- Durevolezza: ecco un altro requisito fondamentale. Nella mia esperienza da pianista ho cambiato almeno 10 panchette. Molte si inceppavano nel meccanismo di regolazione. Altre perdevano pezzi, altre ancora perdevano l’imbottitura. Ora ne ho una da più di 6 anni e sono molto ma molto soddisfatta.
- Design: se sei un appassionato dell’estetica, non potrai accontentarti di un oggetto qualunque, seppure funzionale. Per questo, esistono sgabelli per pianoforte molto belli (e anche più costosi). La cosa importante è considerare questo requisito come l’ultimo, in ordine di importanza. Se succedesse il contrario, potresti incappare in un costoso errore.
Quali sono i modelli di sgabello per pianoforte più comuni?
Hai finalmente coronato il tuo sogno e hai portato a casa il tuo meraviglioso pianoforte.
Ora hai due cose da fare:
1. cercare un buon corso per imparare a suonare
2. capire se la sedia che sei andato a prendere in cucina, possa andare bene.
Buone notizie: ho la risposta a entrambe le domande:
- vieni a scoprire il mio corso di pianoforte per adulti. Non è il classico corso dove solfeggi, fai esercizi noiosi e non suoni a mani unite per mesi. Con il Corso Sognandoilpiano impari la posizione giusta, fin da subito e, grazie all’improvvisazione, ti diverti dal primo momento.
- la sedia della cucina, quasi sempre, non è la scelta giusta.
Se avevi capito già da solo che la sedia non andava bene, avrai guardato su internet per capire quale modello scegliere.
E qui, ne avrai viste di cotte e di crude.
Infatti i modelli più comuni sono molti.
Vediamone qualcuno.
Il treppiede
Il treppiede, il primo dei due in foto, quello con la seduta rettangolare, è uno dei miei primi ricordi al piano.
Il mio aveva il sedile verde scuro e uno stridente cigolio quando andava su e giù.
Sì, ho cominciato con quel trabiccolo, e ricordo ancora quanto mi divertisse alzarlo e abbassarlo (senza motivo), facendolo girare su se stesso.
Bene, a parte i traumi cranici che ho rischiato, da piccola, su quel coso, è uno dei mezzi migliori per non imparare a distribuire bene il peso del corpo sul piano e per non ottenere un buon tocco.
Già perché, per avere buone dinamiche, sicurezza e padroneggiare tutta la tastiera, tre piedi non bastano.
Quindi, no allo sgabello con tre piedi, a meno che tu non voglia limitarti a suonare qualche accordo e un paio di melodie.
Lo sgabello a X economico
Ecco uno sgabellino che sicuramente rispetta più del precedente i requisiti di stabilità ma molto meno i requisiti di regolabilità .
Con 30 €, circa, puoi portarlo a casa (o fartelo spedire), ma il risultato non sarà dei migliori.
Ti spiego perché.
In primis, è regolabile a scatti: vuol dire che puoi alzarlo o abbassarlo di 5-10 cm per volta. Questo non permette di fare le regolazioni in altezza tanto necessarie per impostare una posizione corretta, fin da subito, come insegno nei miei corsi.
Seconda cosa, è uno sgabello che va bene per chi “occupa” poco spazio. Sicuramente per chi vuole sedute un po’ più ampie, questo non è un modello duraturo e stabile.
Insomma, potresti considerarlo solo per brevissime sedute di studio. Io lascerei perdere questo modello.
La panchetta a seduta fissa
Ecco una panchetta che molto spesso trae in inganno il pianista novello perché somiglia a quelle professionali ma costa molto meno.
Avrai già capito che il principale requisito che manca è quello della regolabilità .
Ottima stabilità ma un disastro per cambiare l’altezza: l’unico modo è armarsi di sega (per abbassarlo) o di spessori in legno (per alzarla), inficiando terribilmente il requisito di stabilità e di desing!
Quindi, ti sconsiglio l’acquisto di questa panchetta.
La panca regolabile
Eccoci finalmente arrivati al classico modello, utilizzato dalla maggior parte dei pianisti professionisti: lo sgabello per pianoforte a 4 piedi, regolabile.
Questo è il modello che trovi in conservatorio, nella sale da concerto e dai maestri di piano.
Quali sono le sue caratteristiche?
- Stabilità : ha 4 zampe e quindi non hai problemi di equilibrio precario
- Regolabile: grazie al meccanismo sotto la seduta, si può alzare e abbassare agevolmente, con scarti di millimetri
- Comodità : quasi tutti i modelli hanno una buona imbottitura
- Durevolezza: su questo punto possiamo fare una buona disanima, grazie alla mia esperienza
- Design: beh… su questo aspetto non mi pronuncio.
A cosa stare attenti?
Anche per questo modello di panchetta a 4 piedi regolabile, si trovano numerose varianti.
Quelle più economiche hanno una scarsa durata nel tempo: i primi cigolii, fastidiosissimi mentre suoni, ci mettono poco tempo a comparire. I pezzi che la compongono si allentano molto in fretta e persino le gambe, specialmente se sottili, cominciano a traballare, rendendo pericoloso sedersi sopra. In più, l’imbottitura, in pochi mesi, scomparirà magicamente proprio in prossimità del centro, rendendo molto “dura” la sessione di studio.
Ecco un modello con ottime recensioni: www.sogna.link/panchetta
La panchetta idraulica
Ecco la mia scelta, come professionista. Scelta motivata dalla durevolezza di questo modello che possiedo da più di 6 anni e non si è mossa di un centimetro.
La mia scelta dipende dalla necessità di regolare l’altezza per ogni allievo. Con il tempo, questo “stress” ha distrutto le panchette precedenti. Con questa, invece, sembra che il tempo non sia affatto trascorso.
Oltre ad essere molto stabile, grazie alla grande superficie di appoggio, è anche molto comoda. In più, anche dal punto di vista del design, è molto curata.
L’unico inconveniente, oltre al prezzo che raggiunge il doppio rispetto ai precedenti modelli, è il fatto che la seduta sia irresistibile per i gatti che, in pochissimo tempo, la renderanno una meravigliosa groviera.
Poco male, se si protegge con un telo rinforzato.
Consigliato se non sarai l’unico a suonare in casa e avrai bisogno di cambiare più volte l’altezza.
Panchette per 4 mani
Ecco un curiosissimo modello che potrai incontrare, cercando la panchetta giusta per te.
Quando suonavo a 4 mani con i miei compagni di Conservatorio, utilizzavamo due semplici sgabelli e non avremmo mai immaginato che esistesse questo tipo di soluzione.
L’unico inconveniente che noto è che, a fronte della possibilità di regolare l’altezza, per ogni pianista, è impossibile regolare la distanza dallo strumento. Questa, secondo me, è una grava mancanza in quanto, magari non lo sai, è il pianista che suona le note più basse, a sinistra, che comanda il pedale.
Per questo motivo, dovrà avere una distanza diversa rispetto al collega che suona la parte più acuta, a destra.
Inoltre, ognuno di noi, regola diversamente la distanza dalla tastiera. Questo può dipendere dalle abitudini, dalla lunghezza dell’arto superiore e da altre variabili.
Sedersi a una distanza di compromesso fra i due esecutori, potrebbe causare un disagio per entrambi.
Che differenza c’è fra sgabello, panca, panchetta e sedile?
Noi pianisti tendiamo a chiamare la “cosa” sulla quale ci sediamo, in maniera indifferente: “sgabello“, “panca“, “panchetta“, “sedile“.
Se cerchiamo su Google, sembra che questa tesi venga rispettata, facendoci apparire tutti i dispositivi precedentemente elencati.
In realtà , sarebbe più corretto identificare il “treppiede” come sgabello, i modelli a 4 zampe come panche o panchette, e quelli pneumatici, come sedili.
Tuttavia, secondo me, è una questione di lana caprina. “Sgabello per pianoforte” è un modo più che buono per identificare ciò di cui stiamo parlando.
L’importante è non chiamarli – e non usare- poltrone o sedie!
Come scegliere lo sgabello per pianoforte adatto a me?
Per scegliere il migliore, devi considerare, come avrai capito, i 5 requisiti elencati in apertura.
È molto importante capire quante ore pensi di passare al piano, ogni giorno, quale tipo di corporatura hai e se dovrai cambiare spesso l’altezza.
In base a questi elementi potrai orientarti su un modello più o meno performante, ma mai troppo economico, affinché sia preservata la sua durata e, soprattutto, la comodità .
Come sedersi correttamente
Nei miei corsi, fin dall’inizio, insegno come sedersi.
La regola è: devi occupare la metà anteriore della panca, in modo da permettere a un eventuale gatto, di sedersi dietro di te mentre suoni.
Questa regola serve per avere il baricentro più avanti rispetto al tuo ombelico così da aver bisogno della stabilità delle gambe per non cadere in avanti. Grazie a questa accortezza, potrai dare alle braccia il peso giusto, evitando fastidiose tendiniti e avendo più controllo per dinamiche e tocco.
Avrai capito, adesso, quanto sia importante avere una panchetta comoda e soprattutto stabile, che possa accogliere nel tempo il dolcissimo peso del tuo studio.
Conclusioni
Come sempre, l’idea migliore è provare le diverse panchette in uno showroom per dare modo al tuo di dietro, di scegliere il giaciglio migliore per le sue forme.
Nel farlo, ricordati che lo sgabello per pianoforte non è e non deve diventare una poltrona!
P.S. Una volta risolta anche la seduta al pianoforte, pensa al corso migliore per te.
Vieni a dare un’occhiata al mio: corso di pianoforte
Qui trovi anche il corso gratuito, per farti un’idea del mio metodo: corso gratuito
E a questo link puoi richiedere di entrare nella chat degli iscritti al corso, per sentire direttamente dai loro commenti, com’è il mio corso! Link Telegram
Se hai ancora dei dubbi sulla possibilità di iniziare a suonare da adulto, troverai la risposta in questo articolo: quando iniziare a suonare il pianoforte?
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